Q44 – Presentazione libro “Linee resistenti di Iliano Caprari”

Giovedì 11 Aprile alle 18 presso la Biblioteca Interculturale Cittadini del Mondo, nell’ambito di “Q44 75° Anniversario del rastrellamento del Quadraro”, ospiteremo due eventi:

  • Lo short reading “OPERAZIONE BALENA – Il rastrellamento del Quadraro” di Margine Operativo. Ideazione Alessandra Ferraro e Pako Graziani – con Tiziano Panici.
  • la presentazione le libro “Linee resistenti” di Iliano Caprari, L’Asino d’oro edizioni. Interverranno: Paolo Guerra, Biblioteca Interculturale Cittadini del Mondo, Agostino Bistarelli, storico autore della post-fazione, Walter De Cesaris, autore de libro La Borgata Ribelle, Letture di Daniele Miglio, attore. Modera: Maria Anna Tomassini, QuadraCoro.

È l’alba del 17 aprile 1944, al Quadraro, storico quartiere di Roma, i nazisti deportano più di 700 uomini “validi” e li costringono a lavorare come schiavi in Austria, Germania e Polonia.
Tra i rastrellati non ci sono gli eroici leader della Resistenza romana, non ci sono intellettuali. I nazisti si portano via persone comuni – i manovali immigrati, i muratori, i piccolissimi negozianti –, gli uomini del quartiere. Tra questi Iliano, che decide di lasciare una testimonianza di quei giorni, un diario.
Le sue pagine ci raccontano la quotidiana lotta per sopravvivere di quei corpi usati fino allo sfinimento, la feroce umiliazione e la disumana sofferenza.
E se la continua e devastante fame, il freddo pervasivo, la mancanza di ogni protezione e accoglienza nel senso sia fisico che psichico mirano alla morte e al non essere, la scrittura del diario propone esistenza e presenza. Quelle linee vergate su materiale di fortuna resistono, sono l’affermazione della propria capacità di pensiero quando intento della situazione è annientare, far impazzire. Il diario diventa così documentazione in diretta degli avvenimenti ma soprattutto atto di resistenza a essi.
Persiste la dignità di un uomo che sente e che vive i pochi rapporti personali ancora possibili; che ricorda gli affetti e la vita vissuta prima e reagisce con residui moti di indignazione al disumano. La riduzione dell’esistenza di Iliano e dei suoi compagni a “oggetti’” non riesce. Iliano resiste, resiste alla fame, al freddo, alla violenza, conservando dentro il calore dell’umanità.

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